Il marchio in Cina
Un marchio identifica e distingue i prodotti e/o servizi di una società/impresa da quella dei suoi concorrenti. La protezione del marchio implica che il titolare dello stesso ne abbia l’uso ed il godimento esclusivo e pertanto il diritto di difendersi contro chiunque tenti di utilizzare o registrare marchi identici o simili causando, in questo modo, confusione nel pubblico.
Alcuni marchi possono essere collettivi, nel senso che sono registrati a nome di enti, associazioni o altre organizzazioni, ma utilizzate dai loro membri nelle loro attività, indicando appartenenza ai detti enti, associazioni o organizzazioni.
La normativa che tutela i marchi in Cina è simile a quella esistente in molti altri paesi, compreso il nostro, con due differenze principali: la tutela è accordata soltanto al momento in cui il marchio è effettivamente registrato ed il suo contenuto implica anche una qualche forma di approvazione di qualità da parte del governo. I due requisiti sono necessari per evitare che i marchi possano essere depositati slealmente prima che un prodotto della concorrenza venga commercializzato, nel tentativo di acquisire i diritti di utilizzo della rappresentazione.

Autorità competenti
Cercare di capire a chi affidare la registrazione del proprio marchio in Cina richiede una conoscenza quantomeno basilare della struttura organizzativa del paese. L’organo più alto nella gerarchia di poteri cinese è il NPC (National People’s Congress). Ha poteri molto ampi, tra i quali ricordiamo:
- Modifica e controllo dell’applicazione della costituzione
- Promulgazione ed emendamenti di leggi a carattere generale (non specifiche per un settore)
- Elezione, nomina e rimozione delle principali figure di stato, quali ad esempio il premier del Consiglio di Stato e il presidente della suprema corte popolare;
- Approvazione del bilancio di stato, pianificazione controllo dei progetti di sviluppo;
Il consiglio di stato è il principale organo amministrativo che coordina il SAMR (State Administration Market Regulation). L’organo si occupa a 360° del mercato cinese, dal calmieramento dei prezzi alle procedure di qualità e di sicurezza, dall’antitrust alla violazione dei marchi. Controllato dal SAMR è infine il CNIPA (China National Intellectual Property Administration), conosciuto come State Intellectual Property Office (SIPO) fino al 28 Agosto 2018. Il CNIPA è responsabile, tra le altre cose, di approvare la registrazione di marchi e indicazioni geografiche.
Come registrare
Si possono seguire due strade per registrare un marchio in Cina, quella della registrazione nazionale e quella internazionale. La scelta dipende principalmente dall’esistenza di un marchio nazionale o europeo già registrato. In tal caso è possibile effettuare una estensione tramite marchio Internazionale. Viceversa, se non si è interessati ad alcuna estensione, è possibile registrare il marchio direttamente nel territorio Cinese.
Gli stranieri, persone fisiche o giuridiche, aventi residenza o sede abituale dei propri affari in Cina possono procedere alla registrazione direttamente, rivolgendosi all’Ufficio per i marchi, o ricorrendo ad una agenzia per i marchi approvata dallo Stato. Di solito gli stranieri si rivolgono a società di consulenza e/o studi d’avvocati internazionali con accordi di collaborazione con studi locali.
Gli stranieri, individui ed imprese, senza residenza e/o sede abituale dei propri affari in Cina devono obbligatoriamente affidare ad un’agenzia per i marchi la propria domanda di registrazione. L’Ufficio per i marchi ha sede a Pechino ed è l’unico a poter accettare domande di registrazione.
Documenti necessari per il marchio in Cina
- formulario di domanda
- procura all’agenzia incaricata del deposito
- copia del documento d’identità, se il depositante è una persona fisica, o della licenza commerciale, se trattasi di persona giuridica
- se oggetto del marchio è un ritratto, il depositante deve presentare l’autorizzazione del soggetto ritratto debitamente legalizzata da notaio
- in caso si voglia far valere una priorità acquisita all’estero, il richiedente è tenuto ad indicare nel formulario lo stato dove la domanda è stata depositata per la prima volta, la data ed il numero di deposito.
- è possibile valersi della priorità entro i sei mesi dalla presentazione della prima domanda di registrazione. Il documento comprovante la priorità deve essere presentato all’Ufficio per i marchi entro tre mesi dal deposito della domanda pena la decadenza dalla priorità;
- se il marchio è stato registrato in un paese terzo o utilizzato nel corso di un’esposizione in Cina entro i sei mesi precedenti la domanda di registrazione all’Ufficio per i marchi, è possibile ottenere la retrodatazione di detta domanda al momento della registrazione o dell’utilizzo del marchio sottoponendo idonee prove della registrazione o dell’utilizzo effettuati;
I tempi di registrazione
Il tempo necessario affinché il CNIPA rilasci il certificato di deposito è variabile tra gli 8 e i 12 mesi.
Servizi
Oltre alla Cina, lo Studio Legale Cannizzaro mette a disposizione dei propri clienti la registrazione del marchio anche in altri paesi di interesse nell’area asiatica, quali:
- Hong Kong
- Taiwan
- Macao
- Giappone
- Korea
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