In cosa consiste un Marchio di Colore?
Un marchio di colore unico è un marchio costituito esclusivamente da un unico colore (senza contorni). Il marchio di colore composto è invece costituito da una combinazione di colori, a sua volta priva di contorni. Come per le altre tipologie di marchio, anche il marchio di colore deve sottostare a determinati requisiti. In particolare la sua registrazione deve indicare in modo evidente qual è l’origine della classe di prodotti o servizi associati.
Proviamo ad addentrarci nei dettagli tramite alcuni esempi concreti. Qui in basso sono riportati tre rappresentazioni popolari, già depositate, che ricadono nella tipologia di marchio di colore.

Coltellini tascabili Victorinox

Cioccolata Kraft Foods Schweiz

Post it 3M
Tutti e tre i marchi sono registrati a livello Comunitario presso la EUIPO (l’organizzazione europea per la protezione della proprietà intellettuale). Rispettano i requisiti per registrare un marchio in quanto identificano chiaramente il tipo di prodotto sotteso: per Victorinox è stata identificata la Classe merceologica n° 8 della Classificazione di Nizza, comprendente:
- Utensili e strumenti azionati manualmente;
- Articoli di coltelleria, forchette e cucchiai;
- Armi bianche;
- Rasoi.
Per il secondo è stata scelta la Classe 30:
- Caffè, tè, cacao e succedanei del caffè;
- Riso, pasta e noodles;
- Tapioca e sago;
- Farine e preparati fatti di cereali;
- Pane, pasticceria e confetteria;
- Cioccolato;
- Gelati, sorbetti e altri gelati commestibili;
- Zucchero, miele, sciroppo di melassa;
- Lievito, polvere per fare lievitare;
- Sale, condimenti, spezie, erbe conservate;
- Aceto, salse e altri condimenti;
- Ghiaccio [acqua ghiacciata].
Per il terzo invece la Classe 16:
- Carta e cartone; Stampati;
- Articoli per legatoria;
- Fotografie;
- Cartoleria e articoli per ufficio, tranne i mobili;
- Adesivi (materie collanti) per la cartoleria o per uso domestico;
- Materiale per il disegno e materiale per artisti;
- Pennelli;
- Materiale per l’istruzione o l’insegnamento;
- Fogli, pellicole e buste in materie plastiche per l’imballaggio e la confezione;
- Caratteri tipografici, cliché.
Osservando le descrizioni dei prodotti è facile intuire la forza del marchio nel tutelare un brand già posto in essere. Nessun privato o azienda può impiegare il colore RAL 3003 per commercializzare i famosi coltellini svizzeri fintantoché la Victorinox continuerà a rinnovare il marchio depositato. O meglio, può farlo, correndo però il rischio di vedersi sequestrata la merce e bloccata la produzione nel caso la Victorinox decida di procedere ad una contestazione presso le autorità competenti.
I limiti del Marchio di Colore
L’unico limite del marchio di colore è che non può contenere del testo! Certo, sembra un’affermazione ovvia e banale. Ma a ben vedere questo assunto ha molteplici conseguenze. Prendete ad esempio il marchio della Kraft Foods Schweiz:

Kraft Foods Schweiz
Pantone E 176-4 / E 176-3
Vi ricorda qualcosa? A noi ricorda le amatissime barrette di cioccolata della Milka:

In effetti la Kraft Foods Schweiz (attualmente nota come Mondelez) è proprio la holding che ha acquisito la Milka intorno ai primi anni ’90, ottenendo anche tutte le proprietà intellettuali, compresi i marchi registrati. Oltre al sopra citato marchio di colore è possibile trovare decine di altri depositi della stessa azienda, tra cui, l’immancabile tipo testuale “Milka”. Ecco alcuni esempi:

Marchio figurativo
MILKA
Testuale
MILKA WAFELINI
Testuale
Una domanda sorge spontanea: non bastava registrare un solo marchio? La risposta sfortunatamente è no. Il solo marchio figurativo in alto a sinistra è sufficiente a proteggere il logo generico dei prodotti. Il marchio testuale “Milka” protegge il nome del brand. I due insieme certamente possono tutelare buona parte della produzione cioccolatiera dell’azienda. Tuttavia da un punto di vista economico, è ragionevole porre sotto marchio dedicato anche i prodotti che riscontrano un certo successo di vendite, come ad esempio questo:

Così facendo si ha la possibilità di applicare la massima tutela anche in caso di contraffazioni particolarmente elaborate, che pretendono di emulare la forma del prodotto originale mascherandolo con qualche aggiustamento grafico sulla confezione.
Cosa succede se un marchio di colore è già stato registrato?
Cosa succede se un colore è già stato registrato? Dipende: se la classe merceologia d’interesse è la stessa, la domanda viene rifiutata; viceversa, se le classi divergono, allora non sono posti limiti tali da impedire la registrazione del marchio. Ad esempio un’azienda che si occupa di motori potrebbe registrare lo stesso colore della Victorinox, ma con una classe differente; la n° 7 ad esempio:
- Macchine, macchine-utensili, utensili a corrente;
- Motori, eccetto quelli per veicoli terrestri;
- Giunti e organi di trasmissione, eccetto quelli per veicoli terrestri;
- Strumenti agricoli tranne attrezzi azionati manualmente;
- Incubatrici per uova.
Entrambi i marchi risulterebbero validi. Esiste tuttavia la possibilità che uno dei due titolari si opponga all’altro, mettendo ad esempio in discussione la reale appartenenza dei prodotti della concorrenza alla classe merceologica scelta. Questa prassi è lecita, in quanto consente di smascherare i “furbetti” che provano ad acquisire la popolarità di un brand concorrente, traendone vantaggio, dichiarando il falso riguardo alla tipologia di prodotti o servizi commercializzati.